SULL'AUTRICE
Elena Piccinini è nata a Parma. Dopo la maturità classica, ha conseguito la laurea di Ass.Soc. presso la facoltà di Giurisprudenza di Parma. E’ Accademica presso l’Accademia Internazionale Vesuviana di Tradizioni Etnostoriche. Nel 2019 è stata insignita della Laurea Honoris Causa of Literature (the Constantinian University). È collaboratrice dell’Artista e Critico d’Arte Marco Cagnolati, il quale ha realizzato le cover di diversi suoi libri e creato illustrazioni condivisioniste con l’autrice. Ha pubblicato Silenzi d’ombra, silloge poetica, Ediz. Giovane Holden (2010), Robert e le avventure del mondo del sé. Ediz. Giovane Holden (2011). Storie di cani e di uomini. Ediz. L’Argolibro (2016) I ricordi? Serpenti incantatori di cuori. Ediz. L’Argolibro (2016) Robert e le avventure del mondo del sé n. 2, Ediz. L’Argolibro (2017) A pranzo con la follia, commedia teatrale. Ediz. Lulu (2018) Cum cannabis remamus, silloge epigrammi. Ediz. L’Argolibro (2021) La tana dell’inferno, Clessidra Editrice (2022). La silloge poetica Il silenzio del furetto Edizioni EtaBeta, 2024. Johann Wald (ediz. Amazon 2024) Il racconto La maestra Margerì ha vinto il Primo Premio Sezione Narrativa, al Concorso Letterario Internazionale Don Luigi Di Liegro, nella II edizione del 2008. Con la lettera La Quercia ha vinto il Primo Premio al Concorso Nazionale Le lettere violette di Eleonora Duse (Sezione Lettera scritta a mano) Associazione Culturale Akelon di Asolo, nella I^ Edizione del 2014. La silloge di poesie “I ricordi? “Serpenti incantatori di cuori” è stato presentato il 10 settembre nell’ambito del Festivaletteratura 2016 di Mantova. Nel 2020 partecipa alla IX edizione del Concorso Letterario Internazionale Premio Alda Merini (Nuova Accademia dei Bronzi); le viene assegnato un Attestato di Merito con Medaglione Diamantato e la sua poesia viene inserita nell’ Antologia del Premio “Voci poetiche per Alda”. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, è stata onorata della consegna di una Menzione d’onore per la poesia, dall’attore, regista teatrale e poeta Alessandro Quasimodo (figlio del Premio Nobel per la letteratura, Salvatore). Apprezzata dai critici Vittorio Sgarbi, Mattea Micello e dallo scrittore Andrea Giostra, hanno parlato di lei anche giornali e TV ed è stata protagonista di “Reading poetici” a diverse vernici di importanti eventi artistici.
Volume XXIII: Ferro Ignique
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PIAZZA DELLA MEMORIA
Un pezzo di giardino disadorno
alla mercè del pubblico pudore.
Tra la quiete / fissità dei sassi,
è brezza il vociferare degli avventori
e lo scoccare stonato dei calici
sull’arco della notte.
La luce ai piani alti,
sequenza mnemonica.
Sono tristi visi le finestre
allunate nel tepore di affetti
che non so emulare.
Questa piazza della memoria
è un teatrino dell’infamia.
Annuisco al sorriso dell’amico,
che mi cade in sogno.
FABBRICHE
La cattedrale chimica
ha occhi di vetro e narici
di zolfo.
Sullo sfondo, un campo
di erbe medicali.
Asfittici frutti pendono dal ramo.
Sotto il cielo color metallo/
nessun volto gioviale.
Questi mendica la sopravvivenza/
in cambio la questua immonda.
Nel muto parcheggio,
anonimo ritrovo di ferraglia,
qua e là spuntano un corvo e una gazza.
Briciole d’asfalto per i rostri inquieti.
Dalla torre diroccata,
tocchi ansanti di campane.